Il 2020 è stato un anno segnato dalla pandemia, nemico sconosciuto, che ha stravolto la vita di tutto il mondo. Sarà ricordato come l’anno del Coronavirus, con un forte impatto sulle sofferenze per la perdita dei propri cari, sul mondo del lavoro, sulla scuola e, soprattutto, sulle famiglie.
Ha generato una moltitudine di nuovi poveri, di persone che nel breve tempo hanno perso tutto, in primis il lavoro e quindi l’impossibilità di far fronte alle necessità primarie e agli impegni assunti nei periodi precedenti la pandemia. Davanti a uno scenario apocalittico il mondo del volontariato, a tutti i livelli, ha sentito la necessità di stare vicino a quei fratelli che, con tanta umiltà, hanno chiesto un aiuto in termini di affetto e non solo in termini economici.
La Caritas diocesana, di cui ci onoriamo di farne parte attiva, attraverso i vari organismi che la compongono, ha, purtroppo, trovato terreno fertile perché l’amore verso le persone più fragili predicato dal Nostro Signore Gesù Cristo, attecchisse in opere di bene e di solidarietà. Nell’arco di questo disastroso anno, attraverso il Centro di ascolto “Marta e Maria” e il gruppo dei collaboratori del Servizio di Sostegno Economico di Iglesias, si è creata una catena di condivisione di tutte quelle problematiche esposte dai richiedenti. Abbiamo purtroppo constatato che una buona parte delle richieste di aiuti sono legate ad amministrazioni poco accorte e mal gestite. Padri di famiglia e non che, preoccupati per le instabili condizioni economiche, si affidano a Finanziarie, le quali, con tassi che rasento l’usura, rilasciano prestiti e carte di credito con piani di ammortamento e quote di interessi interminabili.
Molto spesso si avvicinano a noi titolari di attività commerciali che, nel periodo di completo lockdown, hanno dovuto spendere i pochi risparmi accumulati nel tempo, trovandosi con diversi fitti, bollette e imposte varie da pagare. Il compito nostro è stato quello di accoglierli amorevolmente, forti della nostra esperienza lavorativa (nel settore bancario), offrire loro consulenza e incoraggiamento e provare a risolvere del tutto o almeno parzialmente i problemi esposti.
Senza ombra di dubbio, la nostra esperienza di volontariato, in questo anno di pandemia, si è rafforzata ulteriormente rendendoci consapevoli di aver sempre interpretato l’azione amorevole di Dio verso le persone più fragili. La nostra speranza è rivolta a tutti coloro che hanno nel cuore la volontà mai realizzata di rafforzare l’azione del volontariato.
Pierpaolo Obino
Servizio di sostegno economico di Iglesias