Il progetto “Cambia le tue stelle” vede coinvolti in modo stabile 7 ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, in carico all’USSM (Ufficio Servizio Sociale Minori)/CGM (Centro per la Giustizia Minorile), sottoposti a procedimento penale in condizione di affidamento in prova, denunciati e in attesa di giudizio, in misura alternativa; più in generale coloro per i quali la Procura e il Tribunale dei Minori hanno disposto l’incarico all’USSM. Nel periodo di attivazione del progetto, circa un anno (dal giugno 2024 ad oggi), sono stati promossi svariati approcci riabilitativi, applicando il metodo dei piani individualizzati ed avvalendosi dell’attività gruppale ed esperienziale, ad iniziare da quelle basate sugli interventi assistiti con i cavalli di tipo terapeutico ed educativo. Il progetto si è qualificato per la volontà di armonizzare la pratica sportiva e laboratoriale con le forme d’accompagnamento socio-educativo. L’attività riabilitativa, svolta mediante l’equitazione e l’utilizzo di differenti linguaggi espressivi insiti nei laboratori esperienziali di tipo artistico ed espressivo, è divenuta uno strumento utile per ridare vitalità a una riflessione sugli stili di vita, sulla salute e la progettualità personale. Attraverso le pratiche della terapia assistita con i cavalli, l’istituzione delle cosiddette botteghe esperienziali e gli itinerari di orientamento al lavoro si è voluto consentire ai destinatari del progetto di percorrere un cammino abilitante e riabilitativo, di cittadinanza e di prevenzione delle recidive, rafforzando i fattori di salute d’ordine psicologico e sociale.
I principali obiettivi degli accompagnamenti socio-psico-educativi messi in atto col progetto si distinguono in:
- rafforzamento delle abilità sociali e relazionali, nonché dell’autonomia personale, della consapevolezza di sé e del benessere emozionale;
- acquisizione di un ruolo sociale nella fase di superamento del reato e di integrazione nella comunità;
- rafforzamento degli strumenti di comunicazione efficace utili nei contesti di relazione e affettiva;
- acquisizione di consapevolezza in merito alle competenze lavorative di tipo tecnico e trasversale.
Il progetto ha avuto luogo secondo una programmazione continua e articolata, comprensiva di cinque principali macro-attività, secondo lo schema seguente:
1. Terapia assistita con i cavalli
Le pratiche ordinarie di terapia assistita si sono rivelate particolarmente consone per i minori che necessitavano di un percorso educativo o di cura personalizzato (cavalli come co-terapeuti), in cui è assodato che la relazione con l’animale possa facilitare il raggiungimento degli obiettivi socio-personali. La riabilitazione equestre (horse therapy) ha utilizzato l’approccio globale per l’attivazione delle qualità adattive del sé in funzione dello sviluppo delle emozioni, degli affetti e delle qualità cognitivo-intellettive. Tali terapie sono state strutturate nel rispetto della dimensione etica e sono state indirizzate principalmente su tre direttrici: 1) terapeutica, stimolando la crescita personale e l’acquisizione dei prerequisiti indispensabili per l’inserimento e l’integrazione sociale che richiedono un’integrazione armonica e dinamica tra le pulsioni, le emozioni, gli affetti e le capacità intellettivo-cognitive; 2) riabilitativa, inducendo o ripristinando le capacità funzionali (nella loro singolarità e/o nella loro complessa interazione), utili e necessarie per organizzare i sistemi adattivi e/o equilibrativi, necessari nella relazione con gli oggetti della realtà e nelle dinamiche intrapsichiche ed interpersonali; 3) educativa, ristabilendo il senso di sé nell’auto valorizzazione e nell’integrazione sociale, intesa come elemento fondante della persona e della sua umanizzazione. Il cavallo, in quanto co-terapeuta, è assimilabile ad un oggetto transizionale, per cui la psicoterapia diviene mezzo di evoluzione, rafforzamento di autocontrollo, miglioramento della comunicazione (anche non verbale) e definizione di ruoli nella relazione. Il cavallo è capace di modulare lo stress quotidiano con un’azione tamponante degli stati depressivi e della tensione emozionale.
2. Percorsi di primo contatto col mondo del lavoro
Si è provveduto a promuovere un percorso di formazione orientato a livello professionale sugli ambiti della ristorazione, dell’orticoltura e del maneggio cavalli, che ha compreso azioni di orientamento e stage. Di particolare interesse si è rivelato il laboratorio di trasformazione dei prodotti orticoli organizzato d’intesa con un’importante azienda locale del settore agricolo.
3. Laboratori espressivi
Il progetto, in modo organico e complementare, ha proposto la sperimentazione delle botteghe esperienziali. Si è trattato di 3 laboratori, allestiti in ogni minimo aspetto strumentale e funzionale, che hanno consentito di cimentarsi in compiti di co-progettazione e co-gestione, con l’obiettivo primario di allargare gli orizzonti esperienziali dei minori, così che essi potessero essere d’aiuto ad altre categorie di persone che sopportano il peso di sofferenze e solitudini (bambini e anziani). Presso il progetto sono stati strutturati i laboratori di fabbricazione digitale (stampa 3D), quello delle arti figurative & graffiti e quello di pasticceria.
4. Volontariato esperienziale
Il volontariato esperienziale ha avuto un enorme valore di interiorizzazione. Si è potuto parlare, in ottica riparativa, di misure alternative di comunità. Perciò, presso i servizi diocesani di aiuto, fra cui il progetto “Orti solidali di comunità” della Caritas diocesana, ed altre iniziative caritative della provincia di Bergamo, sede dello stage applicativo, si è voluto offrire un percorso di volontariato strutturato per i minori partecipanti al progetto.
5. Accompagnamento dei nuclei familiari
Il progetto ha scelto di appoggiarsi su alcuni servizi specialistici e consulenziali, come il Consultorio familiare territoriale e il Coordinamento pedagogico, i quali si sono interessati dei nuclei familiari dei beneficiari, ponendosi come presidio di accompagnamento in ordine a diverse tematiche, come ad esempio le transizioni socio-affettive verso l’età adulta, bisogni specifici di affettività, l’educativa genitoriale, ecc.
Nel suo ciclo di intervento di quasi un anno, il progetto “Cambia le tue stelle” è stato in grado di offrire un’esperienza continuativa e diversificata di attività volte al benessere e alla salute dei minori, oltre che alla formazione valida in campo professionale, perché ha permesso, attraverso le forme di svago, di relazione espressiva e d’aiuto, un pieno recupero delle funzionalità cognitive e comunicative che stanno alla base dell’acquisizione di consapevolezza e autoefficacia, componenti queste essenziali di quel protagonismo socio-personale che connota qualsiasi itinerario di autonomia, maturità, crescita ed emancipazione nel campo delle misure riparative del reato commesso.