COMUNICATO URGENTE DEL 10/03/2020. Misure di prevenzione riguardo al virus Covid-19 (fino al 3 aprile 2020)

Ribadendo quanto già comunicato dalla Caritas diocesana in data 6 marzo 2020 (cfr. https://chiesaiglesias.org/2020/03/06/caritas-diocesana-prevenzione-covid-19/) e alla luce delle indicazioni fornite dal DPCM dell’9 u.s. e dalla Conferenza Episcopale Sarda, con comunicato dell’8 u.s. , segnatamente laddove si precisa che: “Le attività caritative (mense e centri di ascolto) continueranno con le attenzioni di precauzione e di sicurezza richieste dal Decreto”, si precisa che i servizi caritativi proseguono regolarmente il proprio operato, pur con le limitazioni e le cautele imposte dal particolare momento di emergenza.

Nello specifico, si segnala che le persone potranno accedere ai Centri di ascolto e agli altri servizi caritativi soltanto una alla volta ed evitando gli assembramenti all’esterno dei servizi stessi, al fine di salvaguardare l’efficacia delle misure imposte dai provvedimenti governativi.

Inoltre, si chiede sia ai beneficiari sia ai volontari immunodepressi o con particolari patologie di non recarsi personalmente nei luoghi di servizio. Per particolari esigenze, entrambi possono restare in contatto con i rispettivi servizi di riferimento (consultando il link: https://www.caritassardegna.it/caritas-diocesana-di-iglesias/, alla sezione “Servizi offerti”) e con gli uffici della stessa Caritas diocesana (0781.33999; segreteria@caritasiglesias.it).

Tutti gli operatori e i volontari in servizio prestino una particolare premura per le persone anziane e malate, da essi conosciute o di cui dovessero ricevere segnalazione da terzi, affinché abbiano un’adeguata assistenza, anche attraverso dei contatti telefonici.

Coloro che, per ragioni di servizio professionale, devono spostarsi dal proprio comune di residenza a un altro comune sono tenuti a produrre, e a mostrare all’occorrenza, l’autocertificazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445 (il modello è disponibile online sui siti istituzionali).

Si ribadisce, infine, quanto già espresso nel citato comunicato della Caritas diocesana del 6 u.s.: “Il momento particolare ci impone non l’immobilismo della paura ma un supplemento di attenzione per le persone e le famiglie più fragili, rispetto alle quali siamo chiamati a prestare il miglior servizio possibile. Pertanto, ciascuno di noi è invitato a proseguire il proprio impegno con lo stile di Gesù, accogliente e misericordioso, nella testimonianza dell’Amore di Dio. Si evitino le false notizie e gli inutili allarmismi, ci si attenga alle norme e al buon senso e si viva questo momento con la giusta dose di responsabilità personale e comunitaria, non facendo mai mancare la preghiera e la testimonianza di una fraternità universale”.

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