A seguito delle disposizioni varate con il DPCM del 4 marzo 2020, attraverso cui sono state stabilite precise misure restrittive per affrontare l’emergenza legata alla diffusione del COVID-19, recependo in particolare quanto disposto dall’art. 1, c. 1, lettera b), laddove si disciplina che «sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro […]», alla luce delle indicazioni fornite dalla Conferenza Episcopale Italiana con comunicato del 5 marzo u.s., tenuto conto di quanto reso noto dalla Conferenza Episcopale Sarda con comunicato del medesimo giorno, nonché dal nostro Vescovo, S.E. Mons. Giovanni Paolo Zedda, si provvede a comunicare quanto segue:
- tutti gli incontri di formazione in programma (fra cui quello di mercoledì 11 a San Giovanni Suergiu, per le Caritas parrocchiali della Forania di Sant’Antioco) SONO MOMENTANEAMENTE SOSPESI e da riprogrammare appena le condizioni lo consentiranno;
- l’incontro di preghiera quaresimale per tutti gli operatori Caritas, a suo tempo programmato per il giorno 13 marzo 2020, VIENE ANNULLATO. Si raccomanda comunque a tutti i volontari e operatori delle Caritas di vivere a livello personale e nei rispettivi servizi momenti di preghiera e di riflessione, rivolgendo una particolare intenzione «affinché il Signore conceda il dono della guarigione ai malati, della consolazione a chi è nel dolore, e illumini gli operatori sanitari e tutti i responsabili del bene comune»;
- i Centri d’ascolto Caritas (con annessi i Servizi di Sostegno Economico), l’Emporio della Solidarietà e i Centri unici di raccolta e distribuzione viveri POSSONO PROSEGUIRE REGOLARMENTE IL PROPRIO SERVIZIO, prestando particolare attenzione alle norme di igiene e di salute pubblica raccomandate dalle autorità competenti e in generale a tutte le raccomandazioni contenute nell’Allegato 1 del citato DPCM, riportato in calce alla presente comunicazione, fra cui evitare l’assembramento di persone nelle sale d’attesa e nei luoghi stessi di servizio (a maggior ragione in casi di deficit di salute), le strette di mano, gli abbracci, raccomandando altresì un’adeguata e frequente pulizia degli ambienti;
- il servizio della Casa di prima accoglienza “Santo Stefano” e del Dormitorio PROSEGUE REGOLARMENTE, prestando la massima attenzione riguardo alla salute degli ospiti già presenti e VALUTANDO CON ESTREMA CAUTELA ogni ulteriore ospitalità. Valgano anche in questo caso le raccomandazioni di cui al precedente punto e quelle contenute nel citato Allegato 1, tenendo presente la particolarità del servizio di accoglienza in ordine ai servizi igienici, alle docce e al cambio di biancheria e raccomandando un’adeguata e frequente pulizia degli ambienti;
- si presti una particolare premura per le persone anziane e malate (conosciute dagli operatori e volontari Caritas) che in questo periodo potrebbero desistere dal rivolgersi ai servizi, affinché abbiano un’adeguata assistenza, anche attraverso dei contatti telefonici.
Il momento particolare ci impone non l’immobilismo della paura ma un supplemento di attenzione per le persone e le famiglie più fragili, rispetto alle quali siamo chiamati a prestare il miglior servizio possibile. Pertanto, ciascuno di noi è invitato a proseguire il proprio impegno con lo stile di Gesù, accogliente e misericordioso, nella testimonianza dell’Amore di Dio. Si evitino le false notizie e gli inutili allarmismi, ci si attenga alle norme e al buon senso e si viva questo momento con la giusta dose di responsabilità personale e comunitaria, non facendo mai mancare la preghiera e la testimonianza di
una fraternità universale.
Allegato 1
al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020
Misure igienico-sanitarie:
- lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
- evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
- evitare abbracci e strette di mano;
- mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
- igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
- evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;
- non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
- coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
- non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
- pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
- usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
Comunicato stampa della Caritas diocesana del 6 marzo 2020 in formato pdf