Su iniziativa della referente dei Centri di ascolto e grazie alla favorevole accoglienza della proposta da parte dell’Amministratore apostolico e del direttore della Caritas diocesana, una ventina di volontari dei Centri di ascolto di Iglesias, Carbonia e Sant’Antioco, hanno potuto vivere un pellegrinaggio a Roma il giorno 23 maggio e partecipare all’Udienza generale del Papa il giorno successivo.
Per diversi fra i partecipanti è stata l’occasione per conoscere di persona luoghi di preghiera mai visitati: un’esperienza che ha arricchito sotto il profilo umano e spirituale e che resterà sempre nel loro cuore.
Stando a Roma dal 23 maggio, giorno prima dell’udienza, si è potuto godere della compagnia di persone impegnate nel prezioso servizio di ascolto della Caritas e che sono state vicine a tutto il gruppo, dando sostegno e grande esempio di spiritualità e perfetta organizzazione del pellegrinaggio, affinché tutto si realizzasse in assoluto ordine, disciplinato da grande sacrificio.
Martedì 23 il gruppo ha avuto l’opportunità di pregare presso la Basilica di San Giovanni in Laterano e salire con devozione i gradini della vicina Scala Santa. La salita dei 28 gradini di marmo bianco, in ginocchio, è avvenuta con la sensazione che ci fosse qualcuno che ci aiutasse a sopportare la fatica, senza provare alcun dolore, nonostante i lividi alle ginocchia.
Ci si è poi diretti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove è stato possibile pregare insieme il Rosario nella Cappella Paolina, innanzi all’antica icona della Vergine, detta “Salus populi romani”. A Santa Maria Maggiore, si è respirata quell’aria, che troppe volte manca: di serenità e di pace interiore.
Mercoledì 24 è stato il giorno tanto atteso per l’udienza. In Piazza San Pietro era presente una moltitudine di persone provenienti da varie regioni d’Italia e da diversi Paesi di tutto il mondo. Tutti convenuti in quel luogo per incontrare Papa Francesco. L’udienza del Papa è stato il momento più emozionante, in un clima di grande gioia condiviso non solo con i compagni di viaggio ma anche con persone mai conosciute, in perfetta comunione di fede e felicità per la straordinaria esperienza che si stava vivendo.
Nella sua catechesi il Papa ci ha esortato con forza ad essere, nel mondo, degli evangelizzatori pieni di zelo apostolico; dei testimoni credibili e responsabili nel portare il messaggio di Gesù, con il cuore colmo di gioia e di forza. Il Santo Padre ci ha riempito di nuove energie ed è sempre un’emozione forte sentire ciò che ha da dire. Egli ci ha parlato dell’importanza della componente laica nella Chiesa, attraverso la testimonianza di vita di un martire coreano: Sant’Andrea Kim Tae-gon.
L’esperienza a Roma è stata molto formativa: ci ha permesso di familiarizzare fra di noi in modo fraterno e sentirci un’unica famiglia unita dal servizio ai poveri; ancora di più è stato importante camminare insieme con lo stesso passo, in spirito di condivisione. Abbiamo respirato un’aria di fraternità, in cui tutti, come una famiglia, ci siamo presi cura gli uni degli altri. Abbiamo condiviso momenti di gioia e di commozione davanti al Santo Padre, momenti di preghiera e di riflessione e anche momenti di apprensione per chi si è trovato in difficoltà. Tutte queste cose ci hanno rafforzato e ci hanno fatto crescere nella strada del servizio.
Si è camminato insieme, seguendo l’esortazione lanciata dal Sinodo: c’è stato chi ha camminato più velocemente, alcuni più lentamente; ma l’importante è stato andare avanti unitamente, ciascuno coi propri passi. Da questo camminare insieme ne è derivata gioia, fatica, e preoccupazione trasformatasi in una grande quiete fraterna condivisa da tutti i partecipanti. La diversità delle persone ha creato in ciascuno la meraviglia di sentirsi parte di una grande famiglia.
Una volontaria ha descritto questa giornata come una sorta di maternità, con un travaglio e una nascita. L’esperienza di pellegrinaggio e la catechesi del Papa ci hanno esortato ad avere il coraggio di rialzarsi quando si cade, portando avanti ciò che è essenziale nella vita cristiana: la grazia di evangelizzare con il cuore pieno di gioia, pieno di forza portando avanti sempre, in ogni circostanza, l’insegnamento del Signore Gesù.
Le volontarie e i volontari dei Centri di ascolto Caritas della diocesi di Iglesias