Da tempo la Caritas diocesana di Iglesias offre il proprio contributo nella lotta alla dispersione scolastica e nel contrasto della povertà educativa, che si fa sempre più insistente nelle comunità del Sulcis-Iglesiente. Diverse le misure d’intervento adottate anche quest’anno, in un’ottica di prevenzione e contenimento del disagio giovanile. Nell’ambito dell’iniziativa progettuale denominata “Famiglie che si aiutano”, a conclusione dell’Anno scolastico 2018-2019, la Caritas ha conferito degli assegni di studio agli studenti meritevoli che si sono distinti, pur fra diverse difficoltà, per il loro impegno nella scuola secondaria.
La misura specifica degli “assegni di studio”, che si avvale di risorse messe a disposizione dal “Fondo di Solidarietà” della Diocesi di Iglesias, è stata proposta dalla Caritas diocesana quale “servizio segno” per contrastare l’abbandono scolastico e incoraggiare i giovani nella prosecuzione degli studi. Lo studio, infatti, rappresenta una risposta insostituibile nel percorso di autonomia delle generazioni e dunque dell’intera comunità. Gli elevati indici di dispersione scolastica del territorio suonano come un urgente campanello di allarme; una risposta a questi problemi, dunque, costituisce un impegno concreto nel contrasto della povertà, compreso quella educativa. La misura degli “assegni di studio” vuole essere un segno semplice ma concreto per sostenere l’impegno dei giovani nella costruzione del loro futuro e di quello della comunità in cui vivono.
A Sant’Antioco la breve cerimonia di consegna si è svolta il 18 maggio nella biblioteca del Liceo Scientifico “E. Lussu”, alla presenza del prof. Orsolino Murgia, delegato della dirigente prof.ssa Rosanna Sardu, del direttore della Caritas, Raffaele Callia, e di un referente del Centro d’ascolto interparrocchiale “San Francesco e Santa Chiara” di Sant’Antioco. Sono stati consegnati gli “assegni di studio” del valore di 200 euro ciascuno a 5 alunni: due del Liceo scientifico “E. Lussu” e tre dell’IPIA “E. Loi”. Nello stesso giorno, la cerimonia di consegna è stata ripetuta nella sede dell’IPIA di Carbonia, dove la rappresentanza della Caritas è stata accolta dalla dirigente prof.ssa Rosanna Sardu. Sono state consegnati altri 5 “assegni di studio” agli alunni degli Istituti di Istruzione Superiore “E. Loi”, “Gramsci-Amaldi”, “Angioy” e “Beccaria”. I beneficiari e i genitori presenti hanno ringraziato per il riconoscimento e lodato l’iniziativa per il suo significato pedagogico-sociale.
Giovedì 23 maggio 2019, invece, è stata la volta degli alunni di Fluminimaggiore e Buggerru. Negli edifici scolastici di entrambi i paesi, isolati e spesso dimenticati dalle istituzioni, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei vincitori degli “assegno di studio”, che ha visto coinvolti i ragazzi, gli insegnanti, il direttore e alcuni operatori della Caritas, fra cui una rappresentante del Centro di ascolto interparrocchiale “Mater Misericordiae” di Buggerru-Fluminimaggiore. Si è trattato anche in questo caso di un segno di incoraggiamento per i piccoli studenti, un invito a rimboccarsi le maniche e una preziosa occasione per ricordare loro quanto lo studio sia importante e fondamentale per la crescita e la formazione di valide risorse, che andranno a supportare le proprie famiglie e l’intera società.
Il 30 maggio è stato il turno degli studenti della quinta classe dell’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente “S. Cettolini” di Santadi. Anche in questo caso i ragazzi hanno avuto un riconoscimento dalla Caritas diocesana di Iglesias per essersi distinti nell’impegno scolastico, ottenendo ottimi voti, come sostenuto dagli insegnanti e dalla dirigente scolastica. Anche con questa consegna degli assegni di studio si è ancora una volta esplicitata l’azione della Caritas che, come da statuto, svolge una funzione prevalentemente pedagogica; mira, infatti, a far comprendere ai ragazzi l’importanza dello studio come strumento per il raggiungimento dell’autonomia personale, nonché di una formazione generale e specifica. In un territorio a vocazione agricola, come quello del basso Sulcis, per fortuna sono ancora molti i giovani attratti dalla possibilità di vivere a contattato con la natura, ridonando anche valore ad attività che per secoli hanno fatto da traino per l’economia locale. Presenti alla consegna, oltre al direttore della Caritas diocesana, anche alcuni collaboratori della Caritas, fra cui le volontarie del Centro di ascolto interparrocchiale “Madre Teresa di Calcutta” di Santadi. All’incontro ha preso parte anche l’Animatrice di Comunità del “Progetto Policoro”, Marta Cocco, che ha presentato le opportunità offerte dal Progetto creato nel 1995 da don Mario Operti (Policoro è la città lucana dove nacque il progetto), per dare la possibilità ai giovani di creare delle piccole imprese e continuare a sperare nel futuro. Gli studenti di Santadi hanno potuto così conoscere diverse iniziative promosse anche grazie a questo progetto, come l’attività avviata da un’apicultrice della zona.
Sabato 6 luglio sarà la volta degli studenti di Iglesias, nell’ambito di una iniziativa che, in collaborazione con la Società Operaia e Industriale di Mutuo Soccorso, intenderà associare il conferimento degli assegni di studio ad una cerimonia (che si terrà al mattino presso l’Aula magna dell’Istituto Asproni) alla memoria di due minatori del territorio, distintisi per le loro lotte a tutela del lavoro.
Emanuela Frau, Caterina Moro, Chiara Pusceddu