Dopo che Papa Francesco ha dato avvio al Sinodo il 9-10 ottobre 2021, invitando tutte le Chiese ad iniziare il percorso in vista del Giubileo del 2025, anche nella Diocesi di Iglesias è iniziato il cammino sinodale, con la messa presieduta dal Vescovo, Giovanni Paolo, domenica 17 ottobre 2021.
Il cammino diocesano prosegue con alcuni impegni programmati per febbraio e marzo. Nell’apposita sezione del sito della Diocesi di Iglesias è possibile consultare i vari appuntamenti, a partire da giovedì 17 febbraio 2022.
È possibile partecipare agli incontri iscrivendosi per mezzo degli appositi moduli predisposti dalla Diocesi, oppure inviando una e-mail all’indirizzo camminosinodale.iglesias@gmail.com, indicando i dati personali, il Comune di residenza e la parrocchia di riferimento.
Come si legge nella Guida al cammino sinodale nella Diocesi di Iglesias, la parola «“sinodo”, di origine greca, significa “cammino fatto insieme”. Con essa la Chiesa ha indicato le esperienze con cui si è cercato di dare risposte, nel corso della sua storia bimillenaria, alle sfide dell’evangelizzazione. Un primo esempio
di Sinodo lo si può incontrare nel capitolo 15 degli Atti degli Apostoli. Normalmente, ciò che in esso viene raccontato viene comunemente denominato “Concilio di Gerusalemme” e riconosciuto come il primo Concilio o Sinodo della Chiesa del Risorto. A partire dal Concilio Vaticano II, l’ultimo dei Concili in ordine di tempo, è stata istituita un’assemblea particolare, denominata “Sinodo dei Vescovi”, che il Papa periodicamente raduna per affrontare alcune questioni particolari. Negli ultimi anni, Papa Francesco ha indetto ben tre Sinodi dei Vescovi. I primi due si sono presi a cuore l’impegno della Chiesa nei confronti delle famiglie; il terzo, invece, i problemi che affrontano i giovani nel vivere la fede. Per i prossimi anni è stato da poco avviata la preparazione di un quarto Sinodo. Questa volta il tema da affrontare è più vasto perché riguarda la “chiesa sinodale”, cioè la capacità della Chiesa di mettersi in cammino senza lasciare dietro nessuno e senza che nessuno rimanga inascoltato».