“Supplico che cessino le operazioni militari, con il loro spaventoso seguito di vittime civili innocenti, e che si ponga rimedio alla disperata situazione umanitaria aprendo all’arrivo degli aiuti. Non si continui ad alimentare violenza e odio, ma si avvii a soluzione la questione palestinese, attraverso un dialogo sincero e perseverante tra le Parti, sostenuto da una forte volontà politica e dall’appoggio della comunità internazionale. Fratelli e sorelle, preghiamo per la pace in Palestina e in Israele”
(Papa Francesco, Messaggio Urbi et Orbi del Santo Padre Francesco. Natale 2023, Loggia centrale della Basilica di San Pietro, lunedì 25 dicembre 2023)
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana indice per domenica 18 febbraio (prima di Quaresima) una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane, quale segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni colpite dal conflitto in Terra Santa.
Le offerte raccolte, da inviare alla Caritas diocesana entro il 30 aprile, renderanno possibile una progettazione unitaria degli interventi anche grazie al coordinamento con la rete delle Caritas internazionali impegnate sul campo.
“Caritas Italiana – spiega il direttore, don Marco Pagniello – è in costante contatto con la Chiesa locale: dopo aver sostenuto, nella fase iniziale dell’emergenza, gli interventi di Caritas Gerusalemme, continua a seguire l’evolversi della situazione, accompagnando le Chiese locali nell’organizzazione delle diverse iniziative per far fronte ai bisogni dei più poveri e favorire un clima di pace e riconciliazione”.
Mentre prosegue l’assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza, ha preso il via anche il sostegno economico alla popolazione di tutte le zone del conflitto:
– ristrutturare ed equipaggiare la clinica di Caritas Gerusalemme a Gaza city;
– fornire attrezzature mediche alla clinica di Caritas Gerusalemme a Taybeh, in Cisgiordania;
– garantire assistenza sanitaria a chi ne ha bisogno nelle zone interessate dal conflitto;
– intervenire con aiuti nel campo della salute mentale delle persone (soprattutto per bambini e donne) traumatizzate dalla crisi in corso;
– fornire aiuti economici e buoni acquisto a famiglie vulnerabili;
– collaborare con la rete internazionale nei progetti di ricostruzione una volta raggiunto il cessate il fuoco.
Oltre l’emergenza. Oltre alla risposta all’emergenza, l’impegno di Caritas Italiana si concretizza nei territori palestinesi e israeliani in progetti di pace e riconciliazione: c’è bisogno di dialogo e di confronto per costruire una pace duratura e giusta in una terra che si trova in stato di conflitto da oltre 70 anni.
Il 6 marzo 2024 Anton Asfar, Segretario generale di Caritas Gerusalemme, è stato in visita a Roma. In tale occasione ha reso noto il seguente comunicato:
La raccolta fondi avviata da Caritas Italiana, a cui si aggiungeranno i fondi raccolti con la colletta nazionale, è destinata al sostegno degli interventi umanitari di Caritas Gerusalemme a Gaza e in Cisgiordania e a progetti di “pace e riconciliazione”, per favorire il confronto e il dialogo tra la popolazione delle parti coinvolte in questo conflitto che dura ormai da più di 70 anni.
Le offerte sono state effettuate a mano, presso gli uffici della Caritas diocesana, o con bonifico bancario, causale “Emergenza Terra Santa”, unicamente tramite il seguente conto:
DIOCESI DI IGLESIAS – CARITAS DIOCESANA
Banco di Sardegna, Iban IT 36 M 01015 43910 000000016779
Aggiornamento colletta
A conclusione della colletta diocesana, la Caritas diocesana di Iglesias ha provveduto a trasferire alla Caritas Italiana la cifra di euro 5.425,00, proveniente da alcune parrocchie, direttamente dalla Caritas diocesana e da privati.